Real Cantina Borbonica

Via Principe Umberto, 312 località Partinico (PA)   

La piana di Partinico, piccolo comune Siciliano in Provincia di Palermo, vanta una posizione geograficamente strategica, e gode di un clima mite e  favorevole durante tutto il corso dell’anno, che ha contribuito a renderla una delle zone abitate dall’uomo fin dai tempi più antichi, come dimostrano i numerosi strumenti litici rinvenuti in diverse località e conservati nel Museo Civico di Partinico. In epoca protostorica invece (XIII-X sec.a.C.) la piana ha visto fiorire un regno sicano, con le città di Inico (Calatubo), Camico (Monte Bonifato), Crastos (Monte Palamita), Iccara (Monte D’Oro). La conquista romana, nel III-IV sec. a.C., segnò la scomparsa delle due città di Inico e Camico, e il sorgere di “Parthenicum”, che prese il loro posto. Durante il regno di Caracalla (III sec. d.C), Parthenicum viene citato nel cosiddetto Itinerarium Antonini Augusti. Parthenicum era una stazione di sosta, posta probabilmente in contrada Sirignano, ove nel secolo scorso sono stati rinvenuti i resti di una sontuosa villa romana, lungo la via che da Panormo, che passando per Madonna del Ponte, portava alle “Acque Segestane sive Pincianae”, originariamente chiamate “aquae part-inicenses”, poi deformate in “p.incianae”: da qui l’origine del nome Partinico, cioè “nella parte di Inico”.

La Real Cantina Borbonica, fu fatta costruire nel 1800 da Ferdinando III, Re di Sicilia (divenuto dopo la Restaurazione Ferdinando I, Re delle due Sicilie) e rappresenta una delle più belle e importanti opere a noi rimaste dal passaggio dei Borboni in Sicilia. Sita in quella che un tempo era la periferia del paese, lungo la strada per Sancipirrello, sorge inizialmente come “Incantina di vino, liquori ed olii” con annesso “fondaco bettola e locanda”, costituiva il centro di raccolta e di vendita dei prodotti dell’Azienda reale, ma nello stesso tempo punto di riferimento per i proprietari delle masserie, ricadenti nella mensa arcivescovile di Monreale per il pagamento dei canoni fiscali.

Attraverso l’ingresso principale chiuso da un cancello in ferro, che si affaccia sulla strada per San Cipirrello, si accede ad una piazzuola di circa 1350 metri quadri. Al centro troviamo una palazzina-torre, di mq.185, la cui superficie in conci di tufo squadrati è traforata sul prospetto principale da due finestre che riecheggiano lo stile catalano, e da altrettante sul prospetto opposto. L’architrave della finestra a destra consiste in un arco a due volute raccordate in una punta centrale, di chiara reminiscenza gotica – catalana. L’architrave della finestra di sinistra sul prospetto principale è decorato da un plastico festone vegetale, forse d’età posteriore.

La presenza di una caditoia sulla facciata principale avvalora l’ipotesi che la torre risale ad un’epoca antecedente la costruzione della cantina (XIV-XV sec.). Accanto alla torre troviamo la Cantina, della lunghezza di m. 36,50, coperta da tetto con tegole, a pianta rettangolare della superficie di 988 metri quadri, con l’intero corpo diviso in tre navate sorrette da pilastri e archi che si collegano a crociera. Le navate di destra e di centro sono libere, mentre quella di sinistra è stata chiusa ed utilizzata per la costruzione di “tine a muro” e un ambiente di circa 66 mq. da usare come palmento. Di recente la costruzione, prima appartenente a privati, è stata acquistata dal Comune di Partinico, che dopo averla ristrutturata, l’ha messa a disposizione del paese per eventi culturali, mostre, convegni e attività di rivalorizzazione del territorio.

Attraverso una visita alla scoperta della Real cantina Borbonica, si può gratuitamente accedere al museo dei Pupi Siciliani, con la possibilità di percorrere con un un salto nel passato le più consolidate e antiche tradizioni del nostro territorio.

Orari di visita: giorni feriali da Martedì a Sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Chiuso la Domenica e il Lunedì.

Ingresso gratuito.

 

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