via San Michele, Savoca (ME)
Tra le numerose chiese del centro storico di Savoca (si racconta che anticamente ne esistevano ben 17) sorge su un’altura, a pochi passi dalla chiesa di San Michele e dal Museo, la chiesetta di Gesù e Maria, di origine cinquecentesca, unica testimonianza architettonica dell’operato della Confraternita di Gesù e Maria nella città di Savoca.
La Congregazione di Gesù e Maria fu fondata (così come scritto nell’opera monumentale del gesuita Placido Samperi “Iconologia della gloriosa Vergine Madre di Dio protettrice della città di Messina” edizione P. Grillo, 1739) nel 1599 da Padre Antonio Fermo e riconosciuta dal vescovo D. Pietro Ruiz nel 1612.
Nella prima metà del Seicento nella diocesi di Messina (ma in generale in Sicilia e in Calabria), su incoraggiamento delle autorità ecclesiastiche, sorsero numerose confraternite di Gesù e Maria creando numerose chiese intitolate proprio a Gesù e Maria (chiese e dipinti esistono ancora in molti luoghi della Sicilia: Messina Monforte, Castroreale, Barcellona Pozzo di Gotto, Bronte). Le confraternite erano accomunate da una spiritualità incentrata su Gesù Redentore e Maria Madre di Dio e la principale loro attività (così come stabilita dalle regole scritte in “Esercizi e regole della divozione in Gesù e Maria”, edizione P.Brea, 1623) era rappresentata dalle opere di culto e di carità con regolare assistenza ai poveri del paese, ai pellegrini, ai malati, ai carcerati.
Della Chiesa di Gesù e Maria di Savoca, purtroppo oggi, esistono solo le mura perimetrali adornate all’interno da preziosi fregi floreali in stile barocco. L’impianto della chiesa, di pianta rettangolare, è ad un’unica navata, i muri perimetrali sono costituiti da muratura mista di laterizi e pietrame in parte listata a ricorsi orizzontali, la facciata principale è, invece, costituita da muratura in mattoni pieni (ciò farebbe pensare a diverse fasi di costruzione dell’edificio o, nel tempo, ad un cambio di destinazione d’uso dello stesso). I muri presentavano intonaco, oggi in buona parte distaccato, sia all’interno che all’esterno. Sui muri laterali si notano ancora i fori pontai, alloggio delle traverse in legno di sostegno delle impalcature (“ponti”) usate per completare le costruzioni. Sotto il pavimento si scorgono delle tombe sicuramente appartenenti ai nobili del luogo.
Nel prospetto principale spicca il portale in pietra arenaria sormontato da finestra anch’essa con stipiti in pietra arenaria; osservando la finestra dall’interno dell’edificio è molto suggestivo notare come la poca distanza con la Chiesa di San Michele sembri ulteriormente annullarsi e si abbia l’illusione che il campanile della stessa sia incorniciato all’interno della finestra .
Sulla facciata laterale si scorge una piccola finestra decorata da graziosa cornice in pietra arenaria sormontata da fregi richiamanti lo stile barocco presente all’interno. Il tetto a due falde, totalmente crollato, era sicuramente costruito con travi in legno così come si evince dalla presenza del foro su cui appoggiava la trave lignea principale.
Dall’edificio ormai in rovina venne asportato l’altare maggiore, di origine seicentesca (in stile barocco), di pregevole manifattura e dotato di un interessante tronetto per l’esposizione eucaristica, che venne collocato quale altare laterale della Chiesa della Sacra Famiglia di Santa Teresa di Riva; dalla porta laterale di accesso alla sagrestia, ormai diruta, si può ammirare un bellissimo scorcio sulla vallata e la Chiesa di Santa Lucia.
Secondo documenti del 1624, per alcuni anni questa chiesa sostituì, per la celebrazione dei riti religiosi, la vicina chiesa di San Michele che fu chiusa perché inagibile.
Si tramanda che la chiesa di Gesù e Maria rimase aperta al culto fino alla fine del XIX secolo o, come da altra fonte, fino a poco dopo la prima guerra mondiale.
Oggi questi suggestivi resti rappresentano una delle affascinanti testimonianze di un passato ricco di storia che ha reso la Città di Savoca -annoverata tra I Borghi più Belli d’Italia, meta di migliaia di turisti ogni anno- un piccolo gioiello, molto apprezzato da registi internazionali che hanno scelto la cittadina come set di film che hanno fatto la storia del cinema.
E’ possibile ammirare i resti della Chiesa di Gesù e Maria gratuitamente; se ne consigliata la visita prima dell’imbrunire indossando scarpe comode.
Among the numerous churches in the historical centre of Savoca (it is said that in the past there were 17 churches) up on a small hill, between St Michael’s Church and the Museum, stands the church of Jesus and Mary dating back to the sixteenth century, the unique architectural evidence of the Confraternity of Jesus and Mary existing in the town of Savoca.
The religious Congregation of Jesus and Mary was established in 1599 by Father Antonio Fermo and acknowledged by the bishop D. Pietro Ruiz in 1612.
At the beginning of the sixteenth century in the diocese of Messina ( but generally in Sicily and Calabria) several Confraternities of Jesus and Mary were born founding numerous churches entitled to Jesus and Mary (churches and painting still existing in different places in Sicily: Messina, Monforte, Castroreale, Barcellona Pozzo di Gotto, Bronte).
The Confraternities had in common a spirituality based on Jesus the Redeemer and Mary Mother of God; their main task was doing charitable works helping poor and sick people, pilgrims and prisoners.
Unfortunately today of the Church of Jesus and Mary in Savoca we can admire the outside walls and some floral ornament in Baroque style. The structure of the church is in rectangular shape in a nave and the walls are made of bricks and stones, the front part of the church is also made of bricks.
In the origins the walls of the church had plaster inside and outside, most of it cut off today.
Underneath the floor you can see tombs belonging to the noblemen of the town.
In the front side of the church stands out the portal in sandstone with a window whose jambs are in sandstone, too. Looking through the window from the inner part of the building it is very impressive to notice the closeness to St Michael’s church with its bell tower framed in the window.
In the side wall of the church you can see a small window in sandstone wirh ornament in Baroque style, the roof in two pitches, totally collapsed, was built in wooden beams.
When the building collapsed the High Altar, from the seventeenth century in Baroque style, was removed and placed as lateral altar in the church of the Holy Family (Sacra Famiglia) in Santa Teresa di Riva.
According to some documents dated back to 1624 the Church of Jesus and Mary replaced for a few years the religious celebrations of the adjacent St Michael’s Church which was closed because unfit for use. It is said that the Church of Jesus and Mary was opened to the worship till the end of the XIX century or soon after the World War I.
Nowadays these attractive ruins represent one of the most fascinating evidence of the past rich in history which made the town of Savoca a famous small treasure visited by thousands of tourists from all over the world. International film directors have been interested in Savoca and they have chosen this small town as the set of films which have made the history of cinema.
Recently Savoca has been listed among the most impressive “I Borghi più Belli d’Italia”.
We suggest to visit the ruins of the church before dusk ,wearing comfortable shoes.