Piazza Henriquez, Vittoria (RG)
Il Castello, dimora della Contessa Vittoria Colonna Henriquez, fu costruito nel 1607, anno di fondazione della città di Vittoria, al centro della piazza Henriquez, nella parte più antica del paese, con il lato occidentale che si affaccia in un grande piazzale (che prese il nome del Castello), e il lato orientale prospiciente la vallata del fiume Ippari, affiancato dalla ex Centrale Elettrica, primo edificio industriale di Vittoria, che sorge sui resti della Chiesa di San Giuseppe e del Monastero di Santa Teresa, e che oggigiorno ospita la pinacoteca e una sala conferenze. Noto anche con i nomi di “Dammusi” e di “Palazzieddu”, che persistono fino ai giorni nostri nello sperone di roccia antistante il castello, dal lato che guarda la vallata di cui sopra. Completato dopo alcuni restauri nel 1687, ha una forma rettangolare, costruita su due piani, un vasto ingresso in un corridoio che porta al cortile centrale, quattro stanze al piano terra e altre ampie stanze al primo piano. Al piano terra, conserva parte della originaria struttura, realizzata con piccoli blocchi di arenaria locale, con i quali sono girate le volte a botte poggianti su spessi muri dove evidenti appaiono le suture dei blocchi, che nel senso verticale non sempre si alternano, caratteristica questa propria del periodo tardo romano – bizantino e normanno – svevo. La parte antica del castello ha un prospetto molto semplice formato da quattro zoccoli, lesene e capitelli pronunciati che la delimitano. Dopo il terremoto del 1693 furono aggiunti nel 1787 i locali di sinistra, dove si aprono due finestre semplici e rettangolari, una per il piano terra, e una per quello sopraelevato. Lo stesso si riscontra nella parte antica, solo che fra le due lesene di centro, in basso al posto della finestra, si trova un grande portone ricoperto in lamiera, che immette in un grande atrio dal quale si accede, attraverso due eleganti portici, in due ampie camere rettangolari, una a destra e una a sinistra. Di fronte appare una bellissima trifora, che al centro ha un corridoio con volta a botte, che immette nel cortile retrostante; a destra e a sinistra si trovano invece due locali piccoli. Su queste anticamere si impostavano le due rampe di scale che, partendo dal cortile, si riunivano portando sul terrazzo con i merli. Con la costruzione, nel 1612, del piano aureo, la scala a doppia rampa si riuniva ancora al sottostante corridoio, dove ora si trova un’ampia veranda con balcone sporgente sulla valle dell’Ippari. I locali sottostanti originariamente dovevano costituire il dormitorio, la gendarmeria, e alcuni depositi di armi e viveri. Ma tutti i locali, dopo il terremoto del 1693, subirono varie modifiche. Soprattutto a seguito del restauro del 1787, alcuni locali del pianterreno vennero riuniti per formare un unico ambiente, realizzando degli archi per rinforzare le volte sulle quali scaricavano i muri del corridoio, per evitare futuri problemi derivanti dalla sismicità della zona. Con i recenti lavori di restauro si è trovata nell’atrio una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, che in passato fungeva da bacino di riserva, per far fronte a periodi di scarsezza d’acqua. Quanto alle travagliate vicende storiche che segnarono numerosi passaggi di proprietà del Castello, il 15 Giugno 1869, la vedova Stuart, ultima erede dei Colonna, lo vendette al Comune per estinguere alcuni debiti. Venne adibito a carcere dal 1816 fino al 1950. Attraversò in seguito un lungo periodo di abbandono, fino a quando il suo recupero architettonico consentì di usufruirne totalmente, tanto da ospitare per breve tempo la sezione del Liceo Classico di Vittoria. Il 24 Aprile 1985, è stato inaugurato come Museo Civico Polivalente, intitolato al Prof.re Virgilio Lavore, che custodisce le memorie del passato dei Vittoriesi, con testimonianze contadine e artigiane dei loro avi, mentre al pianterreno è situata un’importante cantina vinicola di specialità locali, sede del Consorzio di Tutela del Vino Cerasuolo DOCG di Vittoria, dove è possibile anche effettuare degustazioni o organizzare ricevimenti. Oggi il Castello viene adibito a mostre di ogni genere, ospita anche l’Ufficio del Turismo locale, e vi si svolgono interessanti manifestazioni culturali, tra cui il “Jazz Festival Cerasuolo Wine”, promosso e diretto ogni anno dal giovane jazzista vittoriese di fama internazionale Francesco Cafiso.
Coordinate: 36.94789, 14.5409
Orari ingresso: giorni feriali dalle 10 alle 13 di mattina, dalle 17 alle 20 il pomeriggio (escluse manifestazioni); festivi su richiesta.
Biglietto: nessuno.
Tel: 3896461602
Email: [email protected]